Tag

, , ,

di Gabriele Pisanti

In nome del Papa Re – Luigi Magni

Nel nostro Paese il cinema ha sempre avuto tra le tante sue funzioni, anche quella di raccontarci la nostra storia, e il film di cui parliamo in questa pagina ne è un esempio lampante. “In nome del papa re” racconta appunto un periodo storico ben preciso, quello della Roma papalina e risorgimentale ormai alla fine, (siamo infatti nel 1867, con la breccia di Porta Pia del 1870 ormai prossima).Tale decadimento dello Stato Pontificio e del potere temporale del pontefice sono ben rappresentati nella figura del protagonista, Monsignor Colombo da Priverno (Nino Manfredi), giudice del tribunale della Sacra Consulta, che ha una crisi di coscienza così grave da pensare di dare le dimissioni e tornare a fare “solo” il prete. Ma il prelato non ha fatto i conti con il destino, che beffardo lo mette di fronte al suo passato: infatti, egli viene a sapere dalla Contessa Flaminia (Carmen Scarpitta) di essere padre di un giovanotto, concepito con la contessa durante i fatti della Repubblica Romana, appena arrestato insieme ad altri suoi due compagni (Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti), per aver compiuto un attentato dinamitardo contro la caserma degli zuavi (soldati filo papali). La Contessa prega don Colombo di salvare il ragazzo dall’esecuzione capitale, ma non sarà facile per il prelato adempiere a tale compito vista la sua crisi esistenziale. Il film si regge tutto sull’interpretazione straordinaria di Nino Manfredi: in equilibrio perfetto fra l’umorismo più sottile e l’eco tragica, quando indulgente e comprensivo, quando rustico e burbero (ma sempre dall’interno in modo solo implicito), portato in taluni momenti quasi a giocare coi sarcasmi, in altri a salire sui coturni. Senza l’errore di una nota, senza un vuoto, un eccesso. Un grande “ritratto”. Che resta memorabile nel cinema italiano, e che valse all’attore il David di Donatello come miglior attore protagonista (il film ne vinse altri due, come miglior film e come miglior produttore). Le pagine migliori del film sono quelle che, stringendosi attorno al personaggio di don Colombo, ne disegnano, soprattutto all’inizio, i contrasti con un vecchio servitore, (Carlo Bagno), tutto buon senso contadino, stupito delle sue crisi e del tutto cieco di fronte ai suoi presagi storico-politici, e, in seguito, quelle che mettono in luce lo scontro quasi generazionale con quel figlio “arrabbiato” laicissimo e mangiapreti cui egli non si rivela mai, ma di cui, come prete vero e non come funzionario dell’agonizzante “potere temporale”, sentirebbe di poter condividere ribellioni e ragioni. Scena indimenticabile poi il monologo di Manfredi che durante il processo ai 3 giovani, ne prende le difese, sfidando i suoi colleghi cardinali, rappresentanti un potere tanto ottuso quanto tirannico. In nome del Papa Re, dunque continua la polemica di Magni contro il potere papalino, simbolo della più nera tirannide (le vittime, nel film del 1969 “Nell’anno del Signore”, erano due carbonari), è da leggere a tre livelli. Come un pretesto per riesumare usi e costumi della Roma di Pio IX in una prospettiva fortemente anticlericale, come una metafora della perenne crisi dei padri i quali cercano un’intesa con le nuove generazioni che li contestano, come un film che fra le pieghe riecheggia gli anni di piombo (fu girato infatti nel 1977).

Note di Regia: Luigi Magni, classe 1928, è purtroppo poco conosciuto ai giovani d’oggi, anche perché non dirige più dalla scomparsa nel 2004 del suo attore preferito, Nino Manfredi, è uno dei più importanti registi romani, e con i suoi film è di diritto nella storia del cinema italiano, e considerato, a torto, anticlericale, il regista ci racconta il periodo risorgimentale mescolando verità storiche e farsa, con toni satirici sempre ben mirati. Se si esclude Mario Monicelli con Il marchese del Grillo, nessun altro regista italiano ha affrontato tematiche come il Potere temporale,che in realtà rappresenta il potere in generale, come forma di dominio dell’uomo sull’uomo, di come esso sfrutta l’ignoranza della gente.